Il Monumento a P.Matteo Ricci - Accademia dei Catenati - Macerata

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Il Monumento a P.Matteo Ricci

ATTIVITA' > Anno 2012

a Tainan, opera di Sandro Piermarini

6 giugno 2012
Sala Conferenze della Biblioteca Statale, Macerata
In collaborazione con la Biblioteca Statale di Macerata e l'Associazione Peschi

Mercoledì 6 giugno si è svolto presso la Biblioteca Statale di Macerata l'incontro su P.Matteo Ricci, nel corso del quale Luigi Ricci ha illustrato il suo viaggio da Macao a Pechino, lungo il percorso del missionario maceratese della cui famiglia è discendente, e Sandro Piermarini ha presentato il monumento a P.Matteo Ricci da lui realizzato tra gennaio e marzo del 2012 a Tainan, nella regione sud-occidentale di Taiwan. Ha introdotto e coordinato l'incontro Angiola Maria Napolioni.

Il complesso monumentale dedicato a P.Matteo Ricci realizzato da Sandro Piermarini a Tainan (Taiwan) rappresenta P.Matteo Ricci nell'atto di consegnare una copia del Trattato dell'Amicizia a Candida Xu, alla presenza di Xu Guangqi. Candida Xu in realtà aveva poco più di due anni alla morte di P.Matteo Ricci (1610) ma come donna e come cristiana rappresenta idealmente la continuità e gli sviluppi della missione cristiana in Cina.
Nell'atto della "consegna" sono racchiuse le dimensioni fondamentali dell'incontro e del dialogo, costitutive dello stile missionario di P.Matteo Ricci e della sua modernità.
L'opera voluta dalla comunità cristiana di Tainan è stata accolta con ammirazione ed affetto verso il missionario maceratese, ancora vivo nella memoria storica dei cinesi.
Lo scultore maceratese Sandro Piermarini ha realizzato il monumento in meno di tre mesi, tra il gennaio e il marzo del 2012.
Considerazioni sull’opera scultorea
di Sandro Piermarini


di Lucio Del Gobbo

Il marmo. Scolpirlo è tra le più tradizionali ed antiche delle tecniche scultoree, ma anche tra le più impervie. Nella nostra provincia l’arte del marmo si è sempre praticata per via quasi esclusivamente artigianale. Relativamente pochi sono gli artisti che vi si sono cimentati: Giuseppe De Angelis, Sesto Americo Luchetti, Wulmann Ricottini –cito a memoria –tra i contemporanei Egidio Del Bianco e un umilissimo scultore di Sforzacosta  che di tanto in tanto mi porta a vedere i suoi lavori e che voglio qui nominare perché meritevole per passione e per bravura, ma soprattutto per modestia: Alberto Sileoni. Ma il più attivo e determinato di tutti è Sandro Piermarini.

Solitamente, anche se la tecnica del marmo non richiederebbe particolari mediazioni e collaborazioni, come invece quella del bronzo ad esempio, quasi tutti gli artisti si affidano a maestranze  per l’esecuzione e l’ingrandimento dei loro bozzetti nel marmo;  è invalsa questa consuetudine: l’arte inventa e crea, l’artigianato esegue (e c’è un sacrosanto rispetto di tali ruoli! ). Piermarini non fa questo, ama sporcarsi le mani, o metterci la faccia come si usa dire (la sua è spesso imbiancata dalla polvere di marmo). Si può dire che la sua azione sia moralizzatrice in tal senso. Egli considera il marmo  un interlocutore insostituibile, tra  più onesti  ed austeri che conosca. Sa che è una materia che non promette  ciò che non sia in grado di mantenere: è sobrio, ama la robustezza e la provoca, ed è capace di contenersi nel suo riserbo sino all’ultimo, sin quando, non senza reticenze, si offre persino alla carezza. Costruire, tormentare la materia screziando o levigandone la superficie; rendere visibile un pensiero e affidarlo alla concretezza di una forma: questo è l’esercizio che Piermarini ama, e le suggestioni che ne conseguono sono integrate nella stessa poetica dell’artista.

Mi piace evidenziare questo aspetto: l’interesse di Piermarini è per la forma in quanto tale, ma anche per la materia e le suggestioni che sono insite in essa. Ciò fa sì che il suo linguaggio sia insieme figurativo e astratto.

Ammiro in Piermarini la capacità di lavoro e di concretezza. Il  gruppo marmoreo dedicato a Padre Matteo Ricci e realizzato recentemente in Cina ne è un esempio: eccezionale per la sintesi formale che esprime (essendo stato appena preceduto da un bozzetto che non considerava i dettagli, ne le esatte fisionomie dei personaggi), per il modo con cui è trattata la materia, per il tempo eccezionalmente breve  in cui è stato realizzato (due o tre mesi), per l’economia con cui è stato gestito! Quattro aspetti fondamentali che rendono l’impresa assolutamente straordinaria.

Dobbiamo imparare a riconoscere le nostre risorse e le nostre eccellenze. Imparare ad accorgercene e tenerle a mente alla bisogna rendendo loro la giusta  considerazione e stima. Cosa che noi maceratesi siamo poco propensi a fare. Forse sta avvenendo il contrario, c’è trascuratezza e in qualche caso avversione. Piazza Mazzini e l’accanimento verificatosi contro un’innocua  fontana insegnano...

Gli interessi di Piermarini sono vari. Svolge una ricerca concettuale oltre che formale e linguistica. Si cimenta sia su un piano pratico che teorico, affrontando problematiche attuali (scultura monumentale, arredo urbano,  combinazione di architettura e urbanistica, di architettura ed arredo artistico). C’è in lui la completezza del vero artista.

Lucio Del Gobbo

La Chiesa dell'Assunzione a Tainan, presso la quale è stato eretto il monumento a P.Matteo Ricci realizzato da Sandro Piermarini.

Alcune fasi della realizzazione del monumento

Un'altra opera scultorea di Sandro Piermarini già presente a Taiwan.
Presenti tra il pubblico alcuni studenti cinesi.

Alcuni momenti del dibattito.

 
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