I Catenati e le dispute letterarie del '500 - Accademia dei Catenati - Macerata

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I Catenati e le dispute letterarie del '500

ORIGINI E STORIA

Nei Commentarj della Volgar Poesia (1731) Giovan Mario Crescimbeni così ricostruì il coinvolgimento di Gerolamo Zoppio e dei Catenati maceratesi nelle dispute su Dante e sulla lingua che si svilupparono nel secondo '500:

".... L'origine della contesa tra il Zoppio e il Bulgarini derivò, come si cava da una lettera di Celso Bargagli in data di Macerata 9 Giugno 1586 e impressa dopo le Riprove dello stesso Bulgarini pag. 169 da Scipione Bargagli, il quale avendo mandata da Siena una copia stampata della Scrittura del Bulgarini  contra il Mazzoni a  Celso Bargagli suo fratello dimorante in Macerata, acciocché la facesse vedere a gli Accademici Catenati di quella città; Celso, tra gli altri, la mostrò al Zoppio, che quivi parimente dimorava con dirgli che se ne sarebbe sentito volentieri il suo parere.  Stese il Zoppio il parere in forma di considerazioni, e il Bargagli lo mandò a Siena; e ad esso in pochi giorni rispose il Bulgarini, senza nominar mai nella risposta il Zoppio, col quale non intendeva d'attaccar briga; ma perché in tal risposta, che poi trasmise a Celso, una, o due volte chiamò Opposizioni, le considerazioni del Zoppio;  e Oppositore lo stesso Zoppio; però questi, essendosi di ciò offeso, incominciò a scrivere di proposito contro esso Bulgarini.
Un'altra fierissima lite attaccossi per questo conto tra il suddetto Zoppio e Diomede Borghesi; imperciocché mal sofferendo il Borghesi, che il Zoppio avesse condannato senza alcun riguardo le suddette
Considerazioni del Bulgarini, prese a censurare, e notare molti falli di voci, e altre cose ne' ragionamenti di esso Zoppio (....).
Tutto ciò accadde tra gli antidetti nobilissimi Letterati circa la Commedia di Dante; e tutto ciò fu, che stabilì di tal maniera la fama di lui, che per correr di secoli non sarà giammai per estinguersi."
(Giovan Mario Crescimbeni, Commentarj della Volgar Poesia, Venezia 1731; ristampato in premessa a La Divina Commedia di Dante Alighieri, Venezia 1757)



La pubblicazione del 1586 contenente
risposte e repliche di Bellisario Bulgarini alle posizioni di Gerolamo Zoppio e dei Catenati

Frontespizio de
La Poetica sopra Dante
di Gerolamo Zoppio (1589)

(dalla voce "ZOPPIO Jérome"
della Biographie universelle ancienne et moderne, tomo LII, Parigi 1828)

Raffaele Foglietti  (Cenni storici sull'Università di Macerata, 1878) racconta come alcuni dotti Fiorentini e Senesi domandarono il giudizio dell'Accademia dei  Catenati su alcune controversie che erano corse fra loro su Dante.
L'Aurispa afferma che di questo fatto facevan fede antichi manoscritti da lui posseduti e si  chiede: "D'altronde qual meraviglia quando in Macerata erano contemporaneamente il Bulgarini da Siena, lo Zoppio di Bologna, il Mazzoni da Cesena, tutti notissimi nel secolo scorso per i loro lavori su Dante? Quale meraviglia quando nell'Accademia dei Catenati erano membri un Torquato Tasso ed un Annibal Caro?"
(Citazioni tratte da: Istituzioni culturali della Provincia di Macerata nell'attualità e nelle origini, Tolentino 1953)

Quelle vicende suscitano tutt'oggi l'interesse degli studiosi; vedasi:
Micaela Rinaldi, Un'epica per l'aristocrazia e la difesa di Dante nello scorcio del Cinquecento. Girolamo Zoppio tra Bologna e Macerata, Bologna 2006

 
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